Baricco Alessandro

City «D'abord le titrer. Une ville. Pas une ville précise. Plutôt l'empreinte d'une ville quelconque. Son squelette. Je pensais aux histoires que j'avais dans la tête comme à des quartiers. Et j'imaginais des personnages qui étaient des rues, et qui certaines fois commençaient et mouraient dans un quartier, d'autres fois traversaient la ville entière, accumulant des quartiers et des mondes qui n'avaient rien à voir les uns avec lkes autres et qui pourtant étaient la même ville. Je voulais écrire un livre qui bouge comme quelqu'un qui se perd dans une ville.Des personnages — des rues — il y en a beaucoup: il y a un coiffeur qui le jeudi coupe les cheveux gratis, il y en a un qui est un géant, un autre qui est muet. Il y a un petit garçon qui s'appelle Gould, et une fille qui s'appelle Shatzy Shell (rien à voir avec celui de l'essence). Il y a aussi dans City deux quartiers, assez vastes, un peu décalés en arrière dans le temps. Il y a une histoire de boxe, et il y a un western. Le western, c'est quelque chose à quoi je pensais depuis des années. J'étais toujours là à essayer de m'imaginer comment diable on pouvait bien faire pour écrire la fussillade finale. Quant à la boxe, là c'est un monde dingue, superbe. Si en plus tu es qulqu'un qui écrit, tôt ou tard tu y viens. Mieux vaut tôt, me suis-je dit.»Alessandro Baricco. Подробнее
Ocean Sea A handful of disparate lives converge at a remote seaside inn: a lovelorn professor, a renowned painter, an inscrutable seductress — and a beautiful young girl, fatally ill, brought to the sea by a desperate father's last hope. An intricate web of destinies and associations begins to reveal itself, but it is not until the arrival of a mysterious sailor called Adams that the truth in all its dreamlike beauty and cruelty becomes clear.Adams may furnish the key to the girl's salvation, but only the fulfilment of his obsessive secret purpose — to answer murder with murder — can conclude the journey that has brought him from the ends of the earth. Alternately playful and profoundly serious, Baricco's novel surges with the hypnotic power of the ocean sea. Подробнее
Omero, Iliade Questo volume nasce da un progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale. Baricco smonta e rimonta l'Iliade creando ventun monologhi, corrispondenti ad altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo che racconta, in chiusura, l'assedio e la caduta di Troia. L'autore «rinuncia» agli dei e punta sulle figure che si muovono sulla terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della citt� assediata. Tema nodale di questa sequenza di monologhi � la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna. Un'operazione teatrale e letteraria insieme, dalla quale emerge un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza, anche morale e civile. Подробнее
Una certa idea di mondo »Mi son ricordato di una cosa che ho imparato dai vecchi: falli parlare di quello che veramente conoscono e amano, e capirai cosa pensano del mondo. Io di cose che conosco davvero, e amo senza smettere mai, ne ho due o tre. Una è i libri. Mi è venuta un giorno questa idea: che se solo mi fossi messo lì a parlare di loro, prendendone uno per volta, solo quelli belli, senza smettere per un po', be', ne sarebbe venuta fuori innanzitutto una certa idea di mondo. C'erano buone possibilità che fosse la mia.» Подробнее
Tre volte all'alba »Venga, le ho detto. Perché? Guardi fuori, è già l'alba. E allora? È ora che lei torni a casa a dormire. Cosa c'entra che ora è, sono mica una bambina. Non è questione di ore, è una questione di luce. Che cavolo dice? È la luce giusta per tornare a casa, è fatta apposta per quello. La luce? Non c'è luce migliore per sentirsi puliti. Andiamo». Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l'unica, e la prima, e l'ultima. Подробнее
Novecento: Un monologo Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Questo racconto, nato come monologo teatrale, è uscito per la prima volta nel 1994. Nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto il film «La leggenda del pianista sull'oceano». Подробнее
Oceano Mare »Oceano mare» racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici. Подробнее
Seta La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. «Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa.» Подробнее
Tre volte all'alba »Venga, le ho detto. Perché? Guardi fuori, è già l'alba. E allora? È ora che lei torni a casa a dormire. Cosa c'entra che ora è, sono mica una bambina. Non è questione di ore, è una questione di luce. Che cavolo dice? È la luce giusta per tornare a casa, è fatta apposta per quello. La luce? Non c'è luce migliore per sentirsi puliti. Andiamo». Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l'unica, e la prima, e l'ultima. Подробнее
Barnum Phileas Taylor Barnum è stato il più grande impiegato circense della seconda metà dell'Ottocento e il suo nome è diventato sinonimo di spettacolo, di immenso baraccone di portenti. Per Alessandro Baricco, Barnum è il mondo che si squaderna come un Grande Show, come una sequenza ininterrotta di spettacoli: spettacoli che son tali per definizione e spettacoli che son tali loro malgrado, gli uni e gli altri registrati con divertita passione. Scritti da Baricco per una rubrica sulla «Stampa», i Barnum rivelano, ora raccolti in volume, una partitura segreta di irresistibile fascino. A ritmo serrato entrano in pista Jovanotti e Mike Buongiorno, la faccia di Funari e il popolo della Lega, la voce di Carmelo Bene e quella di Tom Waits, la musica di Michael Nyman e il minimalismo di Philip Glass, Topolino e Carlo Magno, la Liguria e la California, un film sterminato di Wim Wenders e una lunga coda davanti al Louvre. Un circo dentro il circo, un teatro dentro il gran teatro del mondo. Подробнее

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